Tribunale Amministrativo Regionale Veneto - Venezia sentenza n. 1569 del 2023

ECLI:IT:TARVEN:2023:1569SENT

Massima

Generata da Simpliciter
La normativa regionale in materia di attività estrattive, costituita dalla legge regionale n. 13 del 2018 e dal relativo Piano Regionale delle Attività di Cava (PRAC), trova applicazione anche ai procedimenti amministrativi in materia di coltivazione di cave pendenti alla data di entrata in vigore della nuova disciplina, salvo che per i procedimenti già oggetto di comunicazione di avvio alla medesima data, ai quali continuano ad applicarsi le previgenti disposizioni. Nell'ambito di tale quadro normativo, il PRAC può prevedere, oltre alle riserve di materiale già autorizzato e non ancora estratto, anche quantitativi aggiuntivi di materiale "di prossima autorizzazione", da computare ai fini della determinazione dei volumi massimi estraibili per ciascuna provincia e per l'intera regione, senza che ciò comporti una violazione del principio di legalità o un'elusione del giudicato formatosi sull'annullamento di precedenti provvedimenti autorizzativi. L'amministrazione regionale, nel valutare la compatibilità di un progetto estrattivo con le previsioni del PRAC, deve tenere conto di tali quantitativi aggiuntivi, purché essi siano riferibili in modo specifico all'istanza in esame e siano stati considerati nella determinazione complessiva del fabbisogno regionale di materiali inerti. L'analisi delle alternative progettuali, compresa l'opzione zero, deve essere effettuata nell'ambito della valutazione di impatto ambientale, senza che l'amministrazione possa appiattirsi sulle sole proposte del proponente. Il provvedimento autorizzativo unico regionale, adottato ai sensi dell'art. 27-bis del d.lgs. n. 152/2006, deve ricomprendere in un unico atto tutti i pareri, i provvedimenti e i nulla osta necessari per la realizzazione e l'esercizio dell'attività estrattiva.

Sentenza completa

Pubblicato il 08/11/2023

N. 01569/2023 REG.PROV.COLL.

N. 01426/2021 REG.RIC.

N. 01641/2021 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1426 del 2021, proposto dal Comune di Barbarano Mossano, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Regione Veneto, in persona del Presidente
pro tempore
, rappresentata e difesa dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

nei confronti

Società Escavi Berica S.r.l., in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dagli avvocati ((o…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.