Cassazione penale Sez. III sentenza n. 14367 del 28 marzo 2018

ECLI:IT:CASS:2018:14367PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel valutare la destinazione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti detenute dall'imputato, deve considerare non solo il dato quantitativo, ma anche le modalità di presentazione e le altre circostanze dell'azione, al fine di escludere una finalità meramente personale della detenzione. Ai fini dell'esclusione della fattispecie di lieve entità, il giudice deve complessivamente valutare gli elementi indicativi di un'attività di spaccio non marginale, quali la qualità e la quantità dello stupefacente, i mezzi, le modalità e le circostanze dell'azione, senza che sia necessario che l'attività illecita sia inquadrabile nel "grande traffico" o esercitata su larga scala, essendo le ipotesi di cui all'art. 73, commi 1, 2, 3 e 4 del D.P.R. n. 309/1990 quelle di regola applicabili, mentre la fattispecie di lieve entità di cui al comma 5 della medesima disposizione trova applicazione solo ove ricorrano tutti gli elementi indicativi di una minima offensività penale della condotta. La motivazione della sentenza di merito, che abbia adeguatamente considerato tali elementi e sia logicamente coerente, non è censurabile in sede di legittimità, non potendosi in tale sede procedere ad una nuova valutazione degli elementi di fatto posti a fondamento della decisione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ANDREAZZA Gastone - Presidente

Dott. DI STASI Antonella - Consigliere

Dott. REYNAUD Gianni - Rel. Consigliere

Dott. CIRIELLO Antonella - Consigliere

Dott. ZUNICA Fabio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 27/04/2017 della Corte di appello di Bari;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. ((omissis)), che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 27 aprile 2017, la Corte d'appello di Bari ha respinto il gravame proposto dall'odierno…

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