Il Comune, nell'ambito della propria potestà di programmazione e organizzazione del mercato rionale, può legittimamente limitare e selezionare le specifiche attività di vendita da esercitarsi nei posteggi assegnati, al fine di assicurare un corretto andamento dell'attività commerciale e favorire un adeguato assortimento di prodotti nell'interesse dei consumatori, anche in deroga al contenuto dell'autorizzazione commerciale generale posseduta dall'operatore. Tali limitazioni merceologiche, previste dalla normativa nazionale e regionale, sono giustificate dalle esigenze di pianificazione e organizzazione del mercato rionale, e non costituiscono una illegittima compressione della libertà di iniziativa economica e di concorrenza, atteso che l'operatore mantiene la possibilità di esercitare l'attività commerciale in altri contesti, ferma restando la legittimità dell'azione amministrativa comunale volta a garantire un adeguato assortimento di prodotti nell'interesse dei consumatori.