La legittimazione ad agire in giudizio di un'associazione di categoria non iscritta negli elenchi ministeriali previsti dalla legge, per la tutela di interessi collettivi ambientali e paesaggistici, è subordinata alla dimostrazione della sua effettiva rappresentatività e del concreto radicamento sul territorio, nonché della diretta pertinenza dell'oggetto della sua azione rispetto agli scopi statutari di tutela ambientale e paesaggistica. L'associazione non può essere considerata legittimata ad agire per finalità estranee a tali scopi, come la tutela della legalità e della moralità di un soggetto titolare di un'autorizzazione amministrativa, in assenza di una chiara e diretta connessione con la lesione di interessi ambientali e paesaggistici. Il potere sostitutivo del dirigente gerarchicamente sovraordinato di annullare d'ufficio un provvedimento adottato dall'organo inferiore è legittimo quando ricorrano i presupposti di legge, in particolare l'inerzia dell'organo competente a riesaminare la propria precedente determinazione a seguito di nuovi elementi istruttori, senza che sia necessaria una specifica previsione normativa abilitante.