Il diritto all'istruzione del minore deve essere bilanciato con l'obbligo di sottoporsi alle vaccinazioni obbligatorie previste dalla legge, in quanto la tutela della salute pubblica rappresenta un interesse primario e generale che può legittimare eventuali limitazioni all'esercizio di altri diritti fondamentali. Tuttavia, l'adozione di provvedimenti di sospensione dalla frequenza scolastica per mancata presentazione della documentazione attestante l'avvenuta vaccinazione deve essere preceduta da un'adeguata istruttoria e da un contraddittorio con i genitori, al fine di verificare la sussistenza dei presupposti di legge e di contemperare in modo ragionevole e proporzionato le diverse esigenze in gioco. In particolare, l'amministrazione scolastica è tenuta a valutare con attenzione le eventuali situazioni di difficoltà o di impossibilità oggettiva dei genitori di adempiere all'obbligo vaccinale, nonché a concedere termini congrui per la regolarizzazione della posizione vaccinale del minore, prima di adottare misure sanzionatorie che incidono in modo significativo sul diritto all'istruzione. Inoltre, l'applicazione delle disposizioni normative in materia di obblighi vaccinali deve avvenire nel rispetto dei principi di ragionevolezza, proporzionalità e tutela dell'interesse superiore del minore, evitando interpretazioni rigide e formalistiche che non tengano conto delle peculiarità del caso concreto.