Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 15228 del 13 aprile 2015

ECLI:IT:CASS:2015:15228PEN

Massima

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Il pericolo concreto di reiterazione del reato, desumibile dalla commissione di un grave delitto in violazione di una misura di prevenzione personale già applicata, giustifica l'applicazione della misura cautelare più afflittiva della custodia in carcere, in quanto la meno rigorosa misura degli arresti domiciliari non appare idonea a scongiurare il rischio di nuovi reati, attesa l'assenza di responsabilità e autodisciplina del soggetto sottoposto alla precedente misura di prevenzione. La gravità del reato commesso all'interno dell'abitazione, luogo di svolgimento dell'attività illecita, esclude inoltre la possibilità di applicare la misura degli arresti domiciliari, in quanto non idonea a impedire la reiterazione del reato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZECCA Gaetanino - Presidente

Dott. MARINELLI Felicetta - Consigliere

Dott. PICCIALLI Patrizi - rel. Consigliere

Dott. ZOSO ((omissis)) - Consigliere

Dott. IANNELLO Emilio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 1520/2014 TRIB. LIBERTA' di BARI, del 09/12/2014;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. FELICETTA MARINELLI;

sentite le conclusioni del PG Dott. ((omissis)), che ha chiesto il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

Il Tribunale del Riesame di Bari, decidendo in ordine all'appello presentato dal Procuratore della Repubblica di Bari in data 5.11.2014 avverso il provvedimento del…

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