Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 37662 del 12 settembre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:37662PEN

Massima

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La presunzione di sussistenza delle esigenze cautelari e di adeguatezza della custodia in carcere, di cui all'art. 275 comma 3 c.p.p., opera anche nei confronti di una persona raggiunta da ordinanza cautelare per il reato di concorso esterno in associazione mafiosa, in quanto tale fattispecie, pur essendo diversa dai reati aggravati ex art. 7 d.l. 152/1991, è comunque pienamente espressiva dei connotati di illiceità previsti dall'art. 416-bis c.p. La preclusione derivante dal giudicato cautelare, sia in tema di gravità indiziaria che di sussistenza delle esigenze cautelari, opera salvo che non siano sopravvenuti nuovi elementi di fatto tali da implicare un mutamento della situazione di fatto sulla quale la precedente decisione era fondata, non essendo sufficiente la mera prospettazione di questioni già esaminate e ritenute prive di pregio in precedenti giudizi cautelari.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MILO Nicola - Presidente

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. APRILE Ercole - Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 1180/2013 TRIB. LIBERTA' di REGGIO CALABRIA, del 25/01/2014;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GAETANO DE AMICIS;

sentite le conclusioni del PG Dott. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con ordinanza emessa in data 23 gennaio 2014 il Tribunale di Reggio Calabria ha rigettato ex articolo 310 c.p.p. l'appello di (OMISSIS) avverso…

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