Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 8096 del 25 febbraio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:8096PEN

Massima

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Il reato di falsa attestazione di redditi per l'ammissione al patrocinio a spese dello Stato si configura con la semplice presentazione di dichiarazioni non veritiere, a prescindere dall'effettiva sussistenza delle condizioni di reddito per l'accesso al beneficio. Tuttavia, l'inidoneità della falsa dichiarazione a determinare effetti favorevoli per il dichiarante può rappresentare un indice di una condotta colposa, anziché dolosa, qualora non emerga la prova rigorosa del dolo eventuale, ovvero che l'agente si sia confrontato con la specifica categoria di evento verificatasi e vi abbia aderito psicologicamente. L'accertamento del dolo generico, necessario per la configurazione del reato, richiede pertanto un'approfondita analisi delle concrete circostanze di fatto, non potendosi presumere la volontà fraudolenta sulla base della mera presentazione di una dichiarazione non veritiera, specie quando il reddito complessivo risulti comunque inferiore alla soglia prevista per l'ammissione al patrocinio a spese dello Stato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI SALVO Emanuele - Presidente

Dott. MONTAGNI Andrea - Consigliere

Dott. TORNESI Daniela Ri - rel. Consigliere

Dott. SERRAO Eugenia - Consigliere

Dott. CENCI Daniele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 15/01/2018 della CORTE APPELLO SEZ. DIST. di TARANTO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere, Dott. DANIELA RITA TORNESI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore, Dott. CASELLA GIUSEPPINA;
Il Proc. Gen. conclude per il rigetto del ricorso;
nessun difensore e' presente.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza emessa in data 15 gennaio 2018 la Corte…

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