Cassazione penale Sez. V sentenza n. 49602 del 27 novembre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:49602PEN

Massima

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Il sequestro probatorio è legittimo quando, sulla base di elementi concreti, risulti necessario per l'accertamento di un reato, anche al fine di stabilire gli esatti termini della condotta denunciata o ipotizzata, in una fase del procedimento caratterizzata dalla fluidità dell'imputazione sia sotto il profilo fattuale che sotto quello giuridico. A tal fine, il decreto di sequestro deve essere sorretto da idonea motivazione in ordine al presupposto della finalità perseguita per l'accertamento dei fatti, anche quando riguardi il corpo del reato o gli strumenti funzionali alla manipolazione di beni oggetto di ipotizzata falsificazione. Il giudice del riesame, nel valutare la legittimità del sequestro, deve dare conto della sussistenza del fumus in ordine all'ipotizzato reato, senza che sia necessaria l'individuazione dei soggetti cui sono contestati i fatti, essendo sufficiente l'esistenza di elementi tali da far configurare l'esistenza di un reato e la sussistenza di una relazione necessaria fra la cosa oggetto del sequestro ed il reato stesso. Inoltre, il giudice non è tenuto a pronunciarsi espressamente sulla richiesta di declaratoria di nullità o invalidità dei verbali di esecuzione del sequestro, in quanto il rigetto della richiesta di riesame del decreto di sequestro esclude l'omessa pronuncia denunciata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FERRUA Giuliana - Presidente

Dott. LAPALORCIA Grazia - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 54/2014 TRIB. LIBERTA' di VENEZIA, del 30/04/2014;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANGELO CAPUTO;

Udito il Sostituto Procuratore generale della Repubblica presso questa Corte di cassazione dott. G. Mazzotta, che ha concluso per il rigetto del ricorso.

Udito altresi' per il ricorrente l'avv. (OMISSIS), che ha concluso per l'accoglimento del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

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