Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza breve n. 2536 del 2013

ECLI:IT:TARLAZ:2013:2536SENB

Massima

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L'ingiunzione di demolizione e ripristino dello stato dei luoghi costituisce esercizio di attività vincolata a fronte della realizzazione di opera edilizia in assenza di titolo abilitativo, indipendentemente dall'ascrivibilità o meno dell'abuso al soggetto destinatario del provvedimento e dal tempo trascorso dalla sua realizzazione, integrando un illecito permanente che non richiede una specifica motivazione in ordine alla sussistenza del pubblico interesse alla demolizione. Tuttavia, l'acquisizione gratuita al patrimonio comunale delle opere abusive e dell'area di sedime non può essere disposta nei confronti di soggetti estranei alla realizzazione dell'abuso edilizio, in assenza di una espressa previsione normativa che lo consenta.

Sentenza completa

N. 08289/2012
REG.RIC.

N. 02536/2013 REG.PROV.COLL.

N. 08289/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 8289 del 2012, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
((omissis)), ((omissis)), rappresentati e difesi dagli avv. ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Roma, via Oslavia, 14;

contro

Roma Capitale, rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), domiciliata in Roma, via Tempio di Giove, 21;

per l'annullamento

della determinazione dirigenziale U.O.T. Roma Capitale rep. n. 744 del 4.4.12, notificata il 22.6.2012, con la quale si ingiungeva ai ricorrenti la sospensione di lavori edilizi su immobile sito in Roma, via (…

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