Tribunale Amministrativo Regionale Liguria - Genova sentenza n. 73 del 2021

ECLI:IT:TARLIG:2021:73SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare i ricorsi avverso il diniego di condono edilizio e le conseguenti ordinanze di demolizione, ha affermato che: 1. In tema di definizione agevolata delle violazioni edilizie, la mancata presentazione dei documenti previsti per legge entro il termine di tre mesi dalla richiesta di integrazione comporta l'improcedibilità della domanda di condono. Tuttavia, qualora l'istanza di condono sia corredata dalla documentazione sufficiente a rappresentare le caratteristiche dell'intervento edilizio, l'amministrazione ha l'onere di esplicitare le ragioni per le quali ritiene necessarie ulteriori integrazioni, non potendo altrimenti far operare il meccanismo dell'improcedibilità. 2. L'annullamento del provvedimento di diniego del condono edilizio comporta l'illegittimità derivata delle successive ordinanze di demolizione, in quanto costituenti il presupposto logico-giuridico di tali provvedimenti. 3. Qualora l'intervento edilizio sia stato realizzato sulla base di un titolo abilitativo successivamente annullato in sede giurisdizionale, trova applicazione l'art. 38 del T.U. Edilizia, che prevede la possibilità di sanatoria o l'applicazione di una sanzione pecuniaria, anziché la sanzione demolitoria di cui all'art. 31. L'amministrazione, pertanto, è tenuta a valutare la possibilità di sanatoria o l'applicazione della sanzione pecuniaria, in ragione della natura delle opere realizzate e della possibilità di recare pregiudizio ad altri beni o opere regolari. 4. Il rigetto dell'istanza di sanatoria ordinaria, presentata successivamente all'impugnazione del diniego di condono, non determina l'acquiescenza del ricorrente né l'estinzione del relativo interesse, atteso il diverso regime giuridico dei due istituti e l'oggetto parzialmente diverso delle domande. 5. Il provvedimento di rigetto dell'istanza di sanatoria ordinaria è legittimo qualora l'amministrazione accerti la permanenza dei profili di contrasto con la disciplina urbanistica già accertati in sede giurisdizionale, anche in assenza di una specifica comunicazione di preavviso di rigetto su tale ulteriore ragione.

Sentenza completa

Pubblicato il 01/02/2021

N. 00073/2021 REG.PROV.COLL.

N. 00718/2018 REG.RIC.

N. 00719/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Liguria

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 718 del 2018, proposto da:
Convivium S.r.l., rappresentata e difesa dagli avv. ((omissis)) ed ((omissis)), con domicilio digitale come da p.e.c. dei registri di giustizia e domicilio eletto presso lo studio dei difensori in Genova, via Corsica, 2;

contro

Comune di ((omissis)), in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall’avv. ((omissis)), con domicilio digitale come da p.e.c. dei registri di giustizia e domicilio eletto presso lo studio del difensore in Genova, via Roma, 11/1;

nei confronti

Bemar s.a.s. di ((omissis)) & C., Baris…

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