Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 11554 del 17 marzo 2009

ECLI:IT:CASS:2009:11554PEN

Massima

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Il comportamento minaccioso e violento tenuto dall'imputato nei confronti dei pubblici ufficiali nell'esercizio delle loro funzioni non può essere giustificato dall'esimente dell'atto arbitrario del pubblico ufficiale, in assenza di una condotta provocatoria o vessatoria da parte di quest'ultimo, essendosi i pubblici ufficiali limitati a contestare legittimamente l'infrazione amministrativa e a procedere al fermo dell'autoveicolo utilizzato senza la prescritta abilitazione. La reazione scomposta dell'imputato, pertanto, non trova alcuna giustificazione, neppure nell'eventuale infondatezza del verbale di contestazione, poiché l'atto arbitrario deve essere caratterizzato da un comportamento esorbitante l'attività funzionale del pubblico ufficiale e, al contempo, essere ispirato a provocazione o vessazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MANNINO Saverio Felice - Presidente

Dott. MILO Nicola - Consigliere

Dott. IPPOLITO Francesco - Consigliere

Dott. COLLA Giorgio - Consigliere

Dott. CONTI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) ZI. FR. AN. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 08/05/2006 CORTE APPELLO di PALERMO;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. MILO NICOLA;

udito il P.G. in persona del Dr. SELVAGGI E., che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

Non e' comparso il difensore.

FATTO E DIRITTO

La Corte d'Appello …

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