Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 27959 del 6 luglio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:27959PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione del reato, quale esigenza cautelare ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, deve essere valutato dal giudice in concreto e con riferimento all'attualità della situazione, senza ricorrere a presunzioni o automatismi. Tale valutazione deve fondarsi su dati oggettivi e specifici, attinenti al caso di specie, che dimostrino la concreta e attuale possibilità che l'indagato commetta nuovi reati della stessa specie. Non è sufficiente a tal fine il mero riferimento alla gravità del reato contestato, alla professione svolta dall'indagato o a generici rapporti con soggetti potenzialmente in grado di agevolare la commissione di ulteriori illeciti. Il giudice è tenuto a motivare in modo puntuale e logico le ragioni per le quali ritiene sussistente il pericolo di reiterazione, evitando valutazioni astratte o congetturali e valorizzando esclusivamente elementi concreti e attuali, desunti dal caso specifico, che rendano effettivo e non meramente ipotetico il rischio di nuovi reati. Solo in tal modo la limitazione della libertà personale ante iudicium può ritenersi legittima e proporzionata alle esigenze cautelari da soddisfare.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Presidente

Dott. TRONCI Andrea - Consigliere

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Consigliere

Dott. CALVANESE Ersilia - Consigliere

Dott. SCALIA Laura - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS) il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 01/03/2016 del Tribunale di Milano;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. SCALIA Laura;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. ANIELLO Roberto, che ha concluso per il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Il Tribunale di Milano, con l'ordinanza in epigrafe indicata, in parziale accoglimento della richi…

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