Cassazione penale Sez. I sentenza n. 6296 del 16 febbraio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:6296PEN

Massima

Massima ufficiale
In tema di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, al fine del riconoscimento della circostanza attenuante ad effetto speciale della collaborazione, prevista in favore di chi si adoperi per evitare che l'attività delittuosa sia portata a conseguenze ulteriori, non sono sufficienti un atteggiamento qualsiasi di resipiscenza dell'imputato, una sua confessione di responsabilità o la descrizione di circostanze di secondaria importanza, ma neanche è richiesto che egli dia da solo il contributo decisivo all'accertamento dei fatti, essendo necessario che fattivamente contribuisca nel fornire agli inquirenti e al processo un aiuto nella raccolta di elementi decisivi per la ricostruzione dei fatti e per la punizione degli autori dei delitti. Ne discende che, in presenza di una effettiva volontà di collaborazione e di un comportamento in tal senso univoco, l'applicazione dell'attenuante può essere esclusa solo quando il contributo alle indagini, intervenuto in presenza di un quadro probatorio che già aveva consentito di individuare con certezza i responsabili del reato, non è risultato determinante ai fini della decisione. (Nell'enunciare tale principio, la Corte ha anche precisato che quando si sia proceduto separatamente a carico dei correi, la valutazione della condotta di collaborazione non può prescindere da quella del giudice del procedimento separato che abbia apprezzato il peso probatorio, decisivo o di mero contorno, fornito dal collaborante).

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. GIORDANO Umberto - Consigliere

Dott. DI TOMASSI Mariastefania - Consigliere

Dott. CAPOZZI Raffaele - Consigliere

Dott. BRICCHETTI Renato - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

LI. JI. , nato il (OMESSO);

avverso la sentenza pronunziata in data 9.3.2009 dalla Corte d'appello di Firenze;

Visti gli atti, la sentenza impugnata, il ricorso;

Udita la relazione fatta dal consigliere Dott. DI TOMASSI Mariastefania;

Udito il Sostituto Procuratore generale Dott. LO VOI Francesco, che ha concluso chiedendo la declaratoria d'inammissibilita' del ricorso.

FATTO

1. Con sentenza del 30.1.2006 il Giudice dell'udie…

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