Consiglio di Stato sentenza n. 6850 del 2024

ECLI:IT:CDS:2024:6850SENT

Massima

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Il patrimonio indisponibile del comune non può essere usucapito, anche se occupato sine titulo per lungo tempo, in quanto la destinazione pubblica impressa sull'area da provvedimenti amministrativi inoppugnabili ne impedisce l'acquisto per usucapione da parte di privati. L'amministrazione comunale, quale proprietaria del bene, può legittimamente esercitare il potere di autotutela ex art. 823 c.c. per riacquisirne il possesso, senza che possa essere invocata la buona fede o il legittimo affidamento del possessore, atteso che le reiterate diffide hanno comunque interrotto il decorso del termine ventennale necessario per l'usucapione. La mancata materiale esecuzione dei provvedimenti amministrativi che hanno destinato l'area a finalità pubbliche non esclude l'appartenenza della stessa al patrimonio indisponibile comunale, essendo tale impedimento dipeso proprio dall'illecita occupazione del bene da parte del privato.

Sentenza completa

Pubblicato il 30/07/2024

N. 06850/2024REG.PROV.COLL.

N. 06520/2023 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Settima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 6520 del 2023, proposto da Domenico Annicchiarico, rappresentato e difeso dagli avvocati Federico Agliata e Gianlorenzo Agliata, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia

contro

Comune di Roma Capitale, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato Rodolfo Murra, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia

per la riforma della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio (Sezione Seconda) n. 17758/2022

Visti il ricorso in appello e i relativi allegati;

Visto l'atto di costituzione in g…

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