Cassazione penale Sez. V sentenza n. 12481 del 30 marzo 2010

ECLI:IT:CASS:2010:12481PEN

Massima

Il comportamento violento e aggressivo finalizzato ad impedire l'attività di identificazione e l'eventuale arresto da parte delle forze dell'ordine, anche in presenza di precedenti illeciti, integra il reato di resistenza a pubblico ufficiale, indipendentemente da eventuali errori formali nella descrizione dei fatti contenuti nel capo di imputazione, essendo sufficiente la linearità e completezza della ricostruzione complessiva degli eventi. In tali casi, la misura cautelare degli arresti domiciliari risulta adeguatamente motivata e proporzionata alla gravità della condotta, non essendo censurabile in sede di riesame.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PIZZUTI Giuseppe - Presidente

Dott. BEVERE Antoni - rel. Consigliere

Dott. MARASCA Gennaro - Consigliere

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. PALLA Stefano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) CA. LO. N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 977/2009 TRIB. LIBERTA' di BARI, del 26/08/2009;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANTONIO BEVERE;

lette/sentite le conclusioni del P.G. Dott. ((omissis)) che ha chiesto il rigetto.

FATTO E DIRITTO

Con ordinanza emessa il 26.8.2009, il tribunale di Bari, in sede di riesame, ha confermato l'ordinanza emessa …

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