Il rilascio di false dichiarazioni sostitutive di certificazione o di atto notorio, attestanti fatti non veritieri, integra il reato di falso ideologico in atto pubblico, a prescindere dalla natura della sentenza penale precedentemente pronunciata, essendo equiparata a una pronuncia di condanna anche la sentenza di applicazione della pena su richiesta dell'imputato (c.d. patteggiamento), in virtù del disposto dell'art. 445, comma 1, c.p.p., vigente al momento del fatto. L'obbligo di dichiarare l'esistenza di precedenti penali, anche in caso di patteggiamento, discende dalla finalità di tutelare l'interesse pubblico alla veridicità e affidabilità delle informazioni fornite alla pubblica amministrazione, a prescindere dalla specifica tipologia di sentenza pronunciata. Pertanto, il rilascio di una falsa dichiarazione sostitutiva, attestante l'inesistenza di motivi di esclusione dagli appalti pubblici, integra il reato di falso ideologico in atto pubblico, anche quando la precedente condanna sia stata pronunciata a seguito di patteggiamento, essendo tale sentenza equiparata a una pronuncia di condanna ai fini dell'obbligo dichiarativo.