Cassazione penale Sez. II sentenza n. 20811 del 19 maggio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:20811PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il pubblico ufficiale che, abusando della sua qualità e dei suoi poteri, si intromette in un procedimento amministrativo al fine di ottenere indebiti vantaggi per sé o per altri, commette il reato di concussione. Tale condotta è punita dalla legge penale in quanto lede il principio di imparzialità e buon andamento della pubblica amministrazione, nonché la fiducia dei cittadini nell'esercizio della funzione pubblica. Il reato di concussione si configura anche quando il pubblico ufficiale, sfruttando il suo ruolo, induce il privato a promettere o dare una somma di denaro o altra utilità, al fine di ottenere un trattamento di favore. In tali casi, la responsabilità penale grava sia sul pubblico ufficiale che sul privato che acconsente alla dazione indebita, in quanto entrambi violano il dovere di lealtà e correttezza nei confronti della pubblica amministrazione. La Corte di Cassazione, nel valutare tali condotte, è tenuta a verificare la sussistenza degli elementi oggettivi e soggettivi del reato, senza limitarsi a una mera descrizione sintetica dei fatti, ma approfondendo l'analisi delle circostanze concrete che hanno caratterizzato il comportamento illecito. Inoltre, nel pronunciare la sentenza, il giudice deve indicare con precisione la norma penale applicata e le ragioni che hanno condotto alla declaratoria di estinzione del reato per intervenuta prescrizione, al fine di assicurare il rispetto del principio di legalità e di motivazione delle decisioni giudiziarie.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PRESTIPINO Antonio - Presidente

Dott. GALLO Domenic - Consigliere

Dott. FUMU G. - rel. Consigliere

Dott. TADDEI M. - Consigliere

Dott. CARRELLI PALOMBI Roberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso straordinario proposto da:
(OMISSIS), n. (OMISSIS);
avverso la sentenza n 42607/15 della Sezione sesta penale della Corte di cassazione pronunciata in data 23.7.2015;
Visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
Udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. G. Fumu;
Udite la requisitoria del Pubblico Ministero rappresentato dal S.P.G. Dr. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
MOTIVI DELLA DECISIONE
(OMISSIS) ha proposto ricorso straordinario ai sensi dell&#x…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.