Cassazione penale Sez. II sentenza n. 4793 del 30 gennaio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:4793PEN

Massima

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Il reato di estorsione si configura quando la minaccia o la violenza, anche implicita o larvata, risultino idonee a incutere timore e a coartare la volontà della vittima, a prescindere dall'effettiva intimidazione subita. Ai fini della sussistenza del reato, è irrilevante la forma o il modo della minaccia, purché questa sia comunque tale da risultare incompatibile con il ragionevole intento di far valere un diritto. Pertanto, integra il delitto di estorsione, e non quello di esercizio arbitrario delle proprie ragioni, la condotta minacciosa che si estrinseca in forme di tale forza intimidatoria da andare al di là di ogni ragionevole intento di far valere un preteso diritto, con la conseguenza che la coartazione dell'altrui volontà assume "ex se" i caratteri dell'ingiustizia, trasformandosi in una condotta estorsiva. Inoltre, in tema di concorso di persone nel reato, anche la semplice presenza, purché non meramente casuale, sul luogo della esecuzione del reato è sufficiente ad integrare gli estremi della partecipazione criminosa, qualora sia servita a fornire all'autore del fatto stimolo all'azione o un maggiore senso di sicurezza nella propria condotta, palesando chiara adesione alla condotta delittuosa. Infine, la determinazione della misura della pena tra il minimo e il massimo edittale rientra nell'ampio potere discrezionale del giudice di merito, il quale assolve il suo compito anche se abbia valutato globalmente gli elementi indicati nell'articolo 133 c.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CASUCCI Giuliano - Presidente

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. IASILLO Adria - rel. Consigliere

Dott. MANNA Antonio - Consigliere

Dott. CERVADORO Mirella - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Avvocato (OMISSIS), quale difensore di (OMISSIS) (n. il (OMISSIS));

avverso la sentenza della Corte di appello di Roma, 1 Sezione penale, in data 12.04.2011;

Sentita la relazione della causa fatta, in pubblica udienza, dal Consigliere Dr. Adriano Iasillo;

Udita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale, Dr. Volpe Giuseppe, il quale ha concluso chiedendo l'annullamento con rinvio

dell'impugnata sentenza.

Udito l'Avvocato (OMISSIS) - d…

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