Cassazione penale Sez. I sentenza n. 2657 del 17 gennaio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:2657PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza ai fini dell'applicazione di una misura cautelare, deve attentamente esaminare il quadro indiziario complessivo, escludendo elementi generici o estranei ai reati contestati, e fornire una motivazione puntuale e logica che dimostri una qualificata probabilità di colpevolezza dell'indagato. Ove il materiale probatorio diretto o indiziario sia riferibile solo ad altri coindagati e non all'indagato in esame, ovvero non sia idoneo a fondare un giudizio di elevata probabilità di colpevolezza per i reati specificamente contestati, la misura cautelare non può essere confermata. Il giudice deve altresì valutare con rigore le esigenze cautelari, tenendo conto dell'assenza di precedenti penali e di carichi pendenti a carico dell'indagato, nonché del suo modesto contributo causale, ove emerga. Nell'ipotesi di annullamento della misura cautelare per carenza di gravi indizi di colpevolezza, il giudice di rinvio è tenuto a riesaminare il quadro indiziario complessivo, escludendo gli elementi generici o estranei ai reati contestati, e a fornire una motivazione puntuale e logica che dimostri una qualificata probabilità di colpevolezza dell'indagato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GIORDANO Umberto - Presidente

Dott. ROMBOLA' Marcello - rel. Consigliere

Dott. LOCATELLI Giuseppe - Consigliere

Dott. CAPRIOGLIO Piera M.S. - Consigliere

Dott. LA POSTA Lucia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 289/2012 TRIB. LIBERTA' di SALERNO, del 23/03/2012;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. MARCELLO ROMBOLA';

sentite le conclusioni del PG Dott. ((omissis)), che ha chiesto l'annullamento con rinvio dell'ordinanza impugnata.

udito il difensore avv. (OMISSIS) (in sostituzione dell'avv. (OMISSIS)), che ha concluso per l'annullamento.

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