Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: L'ordine di demolizione di opere edilizie abusive, legittimamente emesso dall'amministrazione comunale, produce effetti vincolanti e definitivi nei confronti dei destinatari, i quali non possono più richiedere il rilascio di un permesso di costruire in sanatoria una volta scaduto il termine fissato per l'esecuzione spontanea della demolizione. Trascorso inutilmente tale termine, l'amministrazione può legittimamente procedere all'acquisizione gratuita dell'area e delle opere abusive al patrimonio comunale, senza dover esaminare ulteriori domande di sanatoria. I proprietari che hanno acquistato gli immobili abusivi, pur essendo a conoscenza del contenzioso in atto, non possono pretendere il risarcimento dei danni, in quanto la loro richiesta è proposta oltre il termine di decadenza previsto dalla legge. Il Comune, che ha rilasciato in modo illegittimo i titoli edilizi, non è tenuto al risarcimento dei danni nei confronti degli acquirenti, in quanto il danno non deriva dall'esecuzione dell'ordine di demolizione, ma dall'accertamento dell'illegittimità dei titoli edilizi, risalente a oltre un decennio prima.