Cassazione penale Sez. V sentenza n. 2497 del 18 gennaio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:2497PEN

Massima

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Il falso ideologico in scrittura privata, punito dall'art. 485 c.p., si configura quando il contenuto di un documento privato è mendace, a differenza del falso materiale che riguarda l'alterazione o contraffazione del documento stesso. Tuttavia, l'abrogazione della norma incriminatrice rende il fatto non più previsto come reato, imponendo al giudice di dichiararlo tale a prescindere dalla valutazione nel merito della condotta. Inoltre, ai fini della prescrizione, rileva la recidiva specifica contestata all'imputato, a prescindere dal suo giudizio di comparazione con le circostanze attenuanti, in quanto circostanza aggravante ad effetto speciale che incide sul termine prescrizionale, senza che la sua valutazione come subvalente possa escluderne gli effetti sulla determinazione del tempo necessario a prescrivere.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FUMO Maurizio - Presidente

Dott. LAPALORCIA Grazia - rel. Consigliere

Dott. MORELLI Francesca - Consigliere

Dott. MICCOLI Grazia - Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 18/12/2015 della CORTE APPELLO di TORINO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 06/10/2016, la relazione svolta dal Consigliere Dr. GRAZIA LAPALORCIA;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dr. LUIGI BIRRITTERI che ha concluso per annullamento senza rinvio capi 3 e 4 (fatto non previsto dalla legge come reato); rigetto nel resto con rideter…

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