Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 38558 del 2 novembre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:38558PEN

Massima

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Il possesso di sostanze stupefacenti, anche in modica quantità, integra il reato di spaccio di cui all'art. 73 del D.P.R. 309/1990, salvo che il giudice accerti in modo specifico e congruo che la detenzione fosse finalizzata al solo uso personale dell'imputato. Il mero assunto difensivo di detenzione per uso personale, senza adeguata prova, non è sufficiente a integrare la causa di non punibilità prevista dall'art. 129 c.p.p. e comporta la condanna dell'imputato per il reato di spaccio, con applicazione delle relative sanzioni penali. Il giudice è tenuto a motivare in modo dettagliato e logico le ragioni per le quali ritiene provata la responsabilità penale dell'imputato e l'insussistenza di cause di proscioglimento, senza che possa ritenersi integrato un vizio di motivazione per il solo fatto che la difesa abbia prospettato la tesi della detenzione per uso personale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GALBIATI Ruggero - Presidente

Dott. D'ISA Claudio - Consigliere

Dott. MAISANO Giulio - Consigliere

Dott. MARINELLI Felicetta - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) DE. LU. VI. , N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 3159/2009 TRIBUNALE di NAPOLI, del 16/04/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 06/10/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. FELICETTA MARINELLI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

PREMESSO IN FATTO

Con sentenza del 16/04/2009 il Tribunale di Napoli in composizione monocratica applicava ai sensi de…

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