E' manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale dell'art. 24 legge 2 aprile 1968, n. 482 (in materia di assunzione di lavoratori aventi diritto al collocamento obbligatorio) in relazione all'art. 3 della Costituzione, dedotta per disparità di trattamento tra chi ha la disponibilità economica di definire la violazione in via amministrativa, ex art. 24 citato, e chi, invece, non avendo tale possibilità, è costretto a subire una condanna penale, nonché sul rilievo che la medesima norma non distinguerebbe tra le aziende che possono in parte utilizzare le categorie protette e le aziende che per la specificità dell'attività svolta, non possono assolutamente collocarle dignitosamente.