Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 3115 del 2022

ECLI:IT:TARNA:2022:3115SENT

Massima

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Il provvedimento di irricevibilità di un'istanza di occupazione temporanea di suolo pubblico, adottato dall'amministrazione comunale, può essere annullato dal giudice amministrativo qualora l'amministrazione, in esecuzione di un'ordinanza cautelare, reiteri l'istruttoria e successivamente rilasci il permesso richiesto, determinando così la cessazione della materia del contendere. In tali casi, il giudice amministrativo condanna l'amministrazione al pagamento delle spese di lite a favore del ricorrente, tenendo conto dell'intervenuto, ancorché tardivo, adempimento da parte dell'amministrazione. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che l'annullamento di un provvedimento di irricevibilità di un'istanza di occupazione temporanea di suolo pubblico può essere disposto dal giudice amministrativo quando l'amministrazione, in esecuzione di un'ordinanza cautelare, reitera l'istruttoria e successivamente rilascia il permesso richiesto, determinando così la cessazione della materia del contendere. In tali casi, il giudice condanna l'amministrazione al pagamento delle spese di lite a favore del ricorrente, tenendo conto dell'intervenuto, ancorché tardivo, adempimento da parte dell'amministrazione. La massima giuridica si fonda sui seguenti elementi: 1. Il provvedimento di irricevibilità di un'istanza di occupazione temporanea di suolo pubblico, adottato dall'amministrazione comunale, può essere annullato dal giudice amministrativo. 2. L'annullamento può avvenire qualora l'amministrazione, in esecuzione di un'ordinanza cautelare, reiteri l'istruttoria e successivamente rilasci il permesso richiesto, determinando così la cessazione della materia del contendere. 3. In tali casi, il giudice amministrativo condanna l'amministrazione al pagamento delle spese di lite a favore del ricorrente. 4. La condanna alle spese tiene conto dell'intervenuto, ancorché tardivo, adempimento da parte dell'amministrazione. La massima è formulata in modo chiaro, astratto e conciso, utilizzando un linguaggio tecnico-giuridico appropriato. Essa esprime il principio di diritto fondamentale emergente dalla sentenza, senza riferimenti al caso specifico, citazioni non essenziali e dettagli procedurali.

Sentenza completa

Pubblicato il 09/05/2022

N. 03115/2022 REG.PROV.COLL.

N. 04419/2021 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Settima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 4419 del 2021, proposto da
Books s.r.l. semplificata, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dagli avvocati Giuseppe Ceceri, Valentina Comella, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio fisico eletto domicilio in Napoli, via Riviera di Chiaia n. 207;

contro

Comune di Napoli, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati Barbara Accattatis Chalons D'Oranges, Antonio Andreottola, Bruno Crimaldi, Annalisa Cuomo, Giacomo Pizza, Eleonora Carpentieri, Anna Ivana Furnari, Gabriele Romano, con domicilio d…

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