Cassazione penale Sez. II sentenza n. 20976 del 23 maggio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:20976PEN

Massima

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Il principio di correlazione tra accusa e sentenza, pur essendo un principio fondamentale del processo penale, non è violato quando la diversa qualificazione giuridica del fatto operata dal giudice di appello, pur comportando il riconoscimento di una aggravante diversa da quella contestata, non incide sugli elementi essenziali della fattispecie né preclude in concreto le possibilità di difesa dell'imputato. Inoltre, il giudice di merito ha il potere di determinare la pena in relazione alla personalità dell'imputato e alla sua capacità a delinquere, senza essere tenuto a considerare in maniera analitica tutti gli elementi di cui all'art. 133 c.p., essendo sufficiente che la motivazione evidenzi anche una sola delle circostanze suscettibili di valutazione. Il principio di correlazione tra accusa e sentenza è rispettato quando il fatto ritenuto in sentenza non si pone in rapporto di eterogeneità e incompatibilità sostanziale con quello contestato, non realizzando una vera e propria trasformazione e sostituzione dell'addebito a carico dell'imputato, il quale deve avere avuto la possibilità effettiva di difendersi. Inoltre, la diversa qualificazione giuridica del fatto, che comporti l'irrogazione di una sanzione inferiore a quella determinata in primo grado, non determina alcuna compressione del diritto di difesa dell'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COSENTINO Giuseppe M. - Presidente

Dott. PAGANO Filiberto - Consigliere

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. CURZIO Pietro - Consigliere

Dott. AMBROSIO Annamaria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) LU. LU. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 24/01/2007 CORTE APPELLO di ROMA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. PAGANO FILIBERTO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)) che ha concluso per l'annullamento senza rinvio limitatamente all'aggravante dell'articolo 61 c.p., n. 7 con eli…

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