Cassazione penale Sez. I sentenza n. 2312 del 17 gennaio 2003

ECLI:IT:CASS:2003:2312PEN

Massima

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Il ricorso per cassazione avverso un provvedimento del giudice dell'esecuzione è inammissibile, in quanto la legge prevede l'opposizione dinanzi allo stesso giudice che ha emesso il provvedimento impugnato, quale mezzo di impugnazione specifico. Tale opposizione non ha natura di mezzo di impugnazione, ma di istanza diretta al medesimo giudice allo scopo di ottenere una decisione in contraddittorio. Pertanto, il giudice di legittimità non può sostituire il mezzo di impugnazione effettivamente proposto dalla parte con quello astrattamente ammissibile, ma deve dichiarare l'inammissibilità del ricorso per cassazione, con conseguente condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e al versamento di una sanzione pecuniaria, in considerazione della evidente pretestuosità giuridica del gravame proposto.

Sentenza completa

- premesso che I. M. ha proposto, per il tramite del proprio difensore, ricorso per cassazione avverso l'ordinanza indicata in epigrafe -con la quale il giudice dell'esecuzione ha respinto, de plano, l'istanza di restituzione dei beni sottoposti a sequestro dalla Guardia di Finanza in data 10.9.1990- deducendo violazione di legge per non essere stato notificato alla parte istante avviso della data di celebrazione dell'udienza;
- ritenuto che avverso il provvedimento impugnato non è previsto il ricorso per cassazione bensì l'opposizione avanti allo stesso giudice, sicché, contrariamente al parere formulato dal procuratore generale presso questa Corte, non può disporsi -previa qualificazione del ricorso come opposizione ex art. 667 co. 4° c.p.p.- la trasmissione degli atti allo stesso giudice che ha emesso il provvedimento impugnato, in quanto questa Corte (SS.UU., 25.1.2002, Caspar Hawke, rv. n. 220.577) ha precisato che l'opposizione ai provvediment…

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