Cassazione penale Sez. V sentenza n. 15225 del 11 aprile 2023

ECLI:IT:CASS:2023:15225PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il reato di atti persecutori (art. 612-bis c.p.) può essere integrato anche da una sola condotta, purché idonea a cagionare un perdurante e grave stato di ansia o di paura nella persona offesa, ovvero ad ingenerare un fondato timore per la propria incolumità o per quella di persone a lei vicine. Ai fini della configurabilità del reato, non è necessaria la prova dell'abitualità della condotta, essendo sufficiente la reiterazione di atti anche non necessariamente gravi, purché idonei a creare nella vittima un perdurante stato di ansia e paura. La valutazione della sussistenza del pericolo concreto ed attuale di reiterazione del reato, ai fini dell'applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento, deve tenere conto non solo della condotta tenuta dall'indagato successivamente all'ultimo episodio contestato, ma anche della sua pregressa condotta persecutoria, che può contribuire a delineare il profilo di pericolosità sociale dell'indagato e la concreta possibilità che egli possa reiterare il reato. Pertanto, il giudice può legittimamente valorizzare, ai fini della valutazione del pericolo di recidiva, anche precedenti condanne dell'indagato per il medesimo reato, in quanto tali vicende pregresse possono risultare indicative della sua tendenza a persistere in comportamenti persecutori nei confronti della stessa vittima.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAZA Carlo - Presidente

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

Dott. MASINI Tiziano - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - rel. Consigliere

Dott. CANANZI Francesco - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 13/9/2022 del Tribunale di Bologna;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. PISTORELLI Luca;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale Dott.ssa CERONI Francesca, la quale il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza impugnata il Tribunale di Bologna, in funzione di giudice del riesame, ha confermato il prov…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.