Tribunale Amministrativo Regionale Friuli Venezia Giulia - Trieste sentenza n. 184 del 2011

ECLI:IT:TARFVG:2011:184SENT

Massima

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La servitù di uso pubblico su un'area privata può costituirsi non solo attraverso un regolare atto negoziale di costituzione da parte del proprietario del terreno, ma anche mediante altre forme, in particolare per effetto di un prolungato uso pubblico dell'area per un tempo immemorabile e comunque almeno pari ad un ventennio, oppure per dicatio ad patriam, ovvero per il comportamento del proprietario che, pur senza intenzionalità diretta a dar vita al diritto di uso pubblico, metta volontariamente e con carattere di continuità il proprio bene a disposizione della collettività, assoggettandolo al correlativo uso. La servitù di uso pubblico così costituita è opponibile ai terzi, anche in assenza di formale stipula in forma pubblica e trascrizione nei registri immobiliari del titolo costitutivo. L'amministrazione comunale può esercitare il potere di autotutela amministrativa per ripristinare lo stato di fatto preesistente e tutelare l'esercizio del diritto di uso pubblico, anche in assenza di un'espressa previsione normativa che attribuisca tale potere, in quanto espressione di un più ampio potere di tutela dei beni demaniali e dei diritti reali ad uso pubblico, desumibile dagli artt. 823 e 825 c.c. Tale potere non è soggetto a limiti temporali di decadenza, né richiede particolari formalità procedimentali, salvo il rispetto del contraddittorio, essendo sufficiente che il contenuto dispositivo del provvedimento non avrebbe potuto essere diverso da quello adottato.

Sentenza completa

N. 00142/2007
REG.RIC.

N. 00184/2011 REG.PROV.COLL.

N. 00142/2007 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il ((omissis))

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 142 del 2007, proposto da:
Condominio Destra Tagliamento, rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso l’Avv. ((omissis))', in Trieste, via Donota, n. 3;

contro

Comune di Pordenone, rappresentato e difeso dagli avv.ti ((omissis)) e ((omissis)), domiciliato presso il Comune di Pordenone, in C. ((omissis)), n.64;

per l'annullamento, previa sospensione

dell'ordinanza del Comune di Pordenone n. 2 del 19 febbraio 2007 (prot. n. 0012084/p dd. 19 febbraio 2007) e di tutti gli atti presupposti, derivanti e conseguenti.

Visti il ricorso e …

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