Cassazione penale Sez. V sentenza n. 24052 del 12 giugno 2008

ECLI:IT:CASS:2008:24052PEN

Massima

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Il limite della continenza, entro il quale deve svolgersi un corretto esercizio del diritto di cronaca e di critica, è superato quando le informazioni, pur vere, si risolvano - per il lessico impiegato, per l'uso strumentale delle medesime, per la sostanza e la forma dei giudizi che le accompagnano - in un attacco personale e gratuito al soggetto cui si riferiscono, realizzando così una lesione del bene tutelato, ossia l'onore e la reputazione della persona, attraverso il modo stesso in cui la cronaca e la critica vengono attuate. Il diritto di cronaca e di critica, pur essendo costituzionalmente garantito, trova un limite nel rispetto della dignità e dell'onore altrui, di modo che l'esercizio di tale diritto non può tradursi in un attacco personale e gratuito, ma deve mantenersi entro i confini della continenza, ossia dell'obiettività, della pertinenza e della continenza formale e sostanziale dell'esposizione. Pertanto, la verità delle informazioni divulgate non è sufficiente a scriminare la condotta diffamatoria, essendo altresì necessario che le stesse siano esposte in modo da non ledere ingiustificatamente l'altrui reputazione. In particolare, il superamento del limite della continenza si realizza quando le informazioni, pur vere, vengano presentate con un linguaggio offensivo, con un uso strumentale delle medesime, ovvero con giudizi che, per la loro sostanza e forma, si risolvano in un attacco personale e gratuito al soggetto cui si riferiscono, anziché in una critica obiettiva e pertinente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NARDI Domenico - Presidente

Dott. PIZZUTI Giuseppe - Consigliere

Dott. FEDERICO Raffaello - Consigliere

Dott. SAVANI Piero - Consigliere

Dott. DIDONE Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) RO. LE. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 09/02/2007 CORTE APPELLO di CATANIA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. DIDONE ANTONIO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)) che ha concluso per l'inammissibilita'.

MOTIVI DELLA DECISIONE

La Corte di appello di Catania, con se…

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