Il silenzio serbato dall'amministrazione sulla richiesta di attestazione del decorso dei termini per la conclusione del procedimento di rilascio del permesso di costruire, ai sensi dell'art. 20, comma 8, del D.P.R. n. 380/2001, è illegittimo, imponendo all'amministrazione l'obbligo di provvedere espressamente sulla domanda, anche al fine di consentire al richiedente di ottenere il permesso di costruire per silenzio-assenso, ove ne ricorrano i presupposti. L'amministrazione non può sottrarsi all'obbligo di pronunciarsi sulla richiesta di attestazione, essendo tale adempimento funzionale alla verifica della formazione del silenzio-assenso e all'esercizio del relativo diritto da parte dell'interessato. Il mancato rilascio dell'attestazione richiesta integra un'omissione di provvedimento che lede la posizione giuridica del privato, il quale ha diritto ad ottenere una pronuncia espressa dell'amministrazione, anche al fine di poter eventualmente impugnare il silenzio-rifiuto. L'obbligo di provvedere grava sull'amministrazione a prescindere dalla sussistenza o meno dei presupposti per il rilascio del permesso di costruire, essendo la richiesta di attestazione autonoma e distinta dalla domanda di permesso. L'amministrazione non può opporre la sopravvenuta carenza di interesse del ricorrente per sottrarsi all'obbligo di pronunciarsi, dovendo comunque adempiere al dovere di concludere il procedimento avviato con la richiesta di attestazione. Il principio di buona amministrazione e di tutela dell'affidamento del privato impongono all'amministrazione di fornire una risposta espressa sulla domanda, anche al fine di consentire al richiedente di esercitare le proprie facoltà e tutelare adeguatamente la propria posizione giuridica.