Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 38646 del 19 settembre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:38646PEN

Massima

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Il reato di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti di cui all'art. 74 del D.P.R. n. 309/1990 sussiste quando gli elementi probatori, anche di natura indiziaria, dimostrino l'esistenza di un vincolo associativo stabile e duraturo tra più soggetti, finalizzato alla commissione di più delitti di spaccio di droga, con una ripartizione di compiti e ruoli, nonché una struttura organizzativa idonea a garantire la continuità dell'attività illecita. A tal fine, rilevano la prova di rapporti gerarchici e di subordinazione tra i membri del sodalizio, gli ordini impartiti dal vertice agli spacciatori al dettaglio sui modi e tempi dello spaccio, il rendiconto delle attività e dei proventi illeciti, la disponibilità di una rete nutrita e fedele di pusher, la rilevante quota di mercato controllata dal gruppo criminale e la reiterazione delle condotte delittuose anche dopo l'arresto di alcuni partecipi. Tali elementi, se adeguatamente motivati, sono sufficienti a integrare i gravi indizi di colpevolezza richiesti per l'applicazione della misura cautelare, senza che sia necessaria la prova della precisa ripartizione dei compiti e dei ruoli all'interno dell'associazione o della contabilità dettagliata dei profitti illeciti, essendo sufficiente la dimostrazione di un vincolo associativo finalizzato alla commissione di più delitti di spaccio, con una struttura organizzativa idonea a garantirne la continuità. Inoltre, l'associazione finalizzata al traffico di stupefacenti comporta la presunzione di sussistenza delle esigenze cautelari, superabile solo con la prova contraria della loro insussistenza, come il pericolo di reiterazione del reato, desumibile dalla natura professionale e dalla rilevante quota di mercato controllata dal sodalizio, nonché dalla reiterazione delle condotte illecite anche dopo l'arresto di alcuni partecipi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MONTAGNI Andrea - Presidente

Dott. NARDIN Maura - Consigliere

Dott. ESPOSITO Aldo - Consigliere

Dott. BRUNO Mariarosar - Consigliere

Dott. DAWAN Danie - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 11/03/2019 del TRIB. LIBERIA' di CATANIA;
udita la relazione svolta dal Consigliere, Dott.ssa DANIELA DAWAN;
sentite le conclusioni del PG, Dott. LIGNOLA FERDINANDO;
Il Proc. Gen. conclude per il rigetto del ricorso;
E' presente avvocato (OMISSIS) del foro di ROMA, che deposita nomina a sostituto processuale dell'avv. (OMISSIS) del foro di CALTAGIRONE in difesa di (OMISSIS) e che insiste per l'accoglimento dei ricorso.
RI…

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