Cassazione penale Sez. II sentenza n. 3526 del 27 gennaio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:3526PEN

Massima

La sussistenza della misura cautelare della custodia in carcere per il reato di associazione di tipo mafioso può essere confermata in presenza di gravi indizi di colpevolezza, anche sulla base di precedenti condanne, e di concreti elementi che dimostrino l'attualità delle esigenze cautelari, come la permanenza di contatti e frequentazioni con soggetti coinvolti nell'associazione, senza che sia necessario superare la presunzione di cui all'art. 275, comma 3, c.p.p. in assenza di elementi idonei a tal fine. La motivazione del provvedimento cautelare deve indicare specificamente i presupposti di applicazione della misura, senza che sia sufficiente un richiamo generico alla sussistenza dei requisiti di legge.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI PAOLA Sergio - Presidente

Dott. PARDO Ignazi - Consigliere

Dott. SGADARI Giusep - Consigliere

Dott. TUTINELLI V - rel. Consigliere

Dott. MINUTILLO TURTUR Marzia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 26/05/2022 del TRIB. LIBERTA' di CATANZARO;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. VINCENZO TUTINELLI;
sentite le conclusioni del PG Dott. LIDIA GIORGIO;
Il Proc. Gen. conclude per l'inammissibilita'.
udito il difensore;
Si da' per letta la relazione del Consigliere relatore in accordo con i difensori presenti che nulla eccepiscono.
L'avvocato (OMISSIS), in difesa di (OMISSIS) dopo dibattimento i…

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