Cassazione penale Sez. II sentenza n. 36145 del 26 agosto 2014

ECLI:IT:CASS:2014:36145PEN

Massima

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Il reato di estorsione si configura quando la violenza o la minaccia sono finalizzate a far sorgere una posizione giuridica che altrimenti non potrebbe essere vantata né conseguita attraverso il ricorso al giudice, e a questa consegua un ingiusto vantaggio patrimoniale, a differenza del delitto di esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza alle persone, in cui la violenza o minaccia sono esercitate per far valere un diritto già esistente e azionabile dinanzi a un giudice. Pertanto, il carattere minaccioso della condotta e la sua idoneità a coartare la volontà del soggetto passivo vanno valutati in relazione a concrete circostanze oggettive, senza che sia necessario l'effettiva intimidazione del soggetto stesso. Inoltre, la valutazione frazionata della credibilità della parte offesa è legittima, purché l'inattendibilità di alcune parti della dichiarazione non sia talmente macroscopica da compromettere per intero la stessa credibilità del dichiarante, e le parti ritenute credibili siano adeguatamente riscontrate da altri elementi probatori. Infine, la determinazione della misura della pena tra il minimo e il massimo edittale rientra nell'ampio potere discrezionale del giudice di merito, il quale assolve il suo compito anche se abbia valutato globalmente gli elementi indicati nell'articolo 133 c.p., e quando la pena è prossima al minimo edittale l'obbligo di motivazione si attenua, essendo sufficiente il richiamo al criterio di adeguatezza della pena.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GENTILE Mario - Presidente

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. IASILLO Adrian - rel. Consigliere

Dott. CERVADORO Mirella - Consigliere

Dott. DI MARZIO Fabrizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) (n. il (OMISSIS)) e da (OMISSIS) (n. il (OMISSIS));

avverso la sentenza della Corte di Appello di Napoli, 1 Sezione penale, in data 24/02/2012;

Sentita la relazione della causa fatta, in pubblica udienza, dal Consigliere Adriano Iasillo;

Udita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale, dottor Aldo Policastro, il quale ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.

OSSERVA

Con sentenza del 23/12/2010, il Tribunale di Santa Maria Capua Ve…

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