Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 20274 del 28 aprile 2017

ECLI:IT:CASS:2017:20274PEN

Massima

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Il reato di resistenza a pubblico ufficiale si configura quando la condotta dell'agente, anche se non materialmente impedisce l'atto di ufficio, è idonea a opporvisi efficacemente, come nel caso di comportamenti attivi quali spintonare o divincolarsi durante il tentativo di fermo da parte del pubblico ufficiale. La riqualificazione giuridica del fatto operata dal giudice, pur in assenza di una specifica contestazione, non determina una violazione del principio di corrispondenza tra imputazione e sentenza, né un pregiudizio per i diritti della difesa, quando l'imputato e il suo difensore erano a conoscenza dei fatti contestati sin dall'inizio del processo e hanno potuto sviluppare le proprie ragioni difensive.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Presidente

Dott. COSTANZO Angelo - rel. Consigliere

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Consigliere

Dott. VILLONI Orlando - Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 21/04/2016 della CORTE APPELLO di MESSINA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 15/03/2017, la relazione svolta dal Consigliere ANGELO COSTANZO;
udito il Procuratore Generale AGNELLO ROSSI che ha concluso per il rigetto.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. La sentenza n. 1046/2016 della Corte di appello di Messina, ha confermato la condanna inflitta dal Tribunale di Barcellon…

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