Il Comune ha l'obbligo di provvedere sull'istanza dell'Istituto Autonomo Case Popolari volta ad ottenere la concessione del diritto di superficie sulle aree oggetto di interventi di edilizia residenziale pubblica realizzati ai sensi della L. 457/78. Tale obbligo trova fondamento nell'art. 35 della L. 865/71, che prevede che le aree comprese nei piani di edilizia economica e popolare siano espropriate dai Comuni e che su di esse il Comune conceda il diritto di superficie per la costruzione di case di tipo economico e popolare e dei relativi servizi urbani e sociali. L'istanza per ottenere la concessione del diritto di superficie deve essere diretta al Sindaco e la concessione è deliberata dal Consiglio Comunale, che determina anche il contenuto della relativa convenzione. Il silenzio serbato dall'Amministrazione comunale sulla richiesta dell'Istituto è pertanto illegittimo, in quanto in violazione dell'obbligo di provvedere espressamente sulla domanda, entro un termine ragionevole, in applicazione del principio generale di cui all'art. 2 della L. 241/90 e per ragioni di giustizia ed equità. Il Comune è quindi tenuto ad adottare un provvedimento espresso e motivato, favorevole o meno, sulla richiesta di concessione del diritto di superficie formulata dall'Istituto.