Cassazione penale Sez. II sentenza n. 7488 del 15 febbraio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:7488PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così formulato: Ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, il requisito dei "gravi indizi di colpevolezza" di cui all'art. 273 c.p.p. non richiede la prova piena del reato secondo i criteri di cui all'art. 192 c.p.p., comma 2, essendo sufficiente qualunque elemento probatorio idoneo a fondare un giudizio di qualificata probabilità sulla responsabilità dell'indagato. Gli indizi non devono pertanto essere valutati con gli stessi criteri rigorosi previsti per il giudizio di merito, essendo sufficiente che essi siano gravi, ovvero dotati di un elevato grado di attendibilità e concludenza, senza necessità che siano anche precisi e concordanti. Inoltre, ai fini della sussistenza del pericolo concreto ed attuale di reiterazione del reato, il giudice può desumere tale esigenza cautelare dalle concrete modalità della condotta delittuosa, dal tenore delle intercettazioni e dalla posizione rivestita dall'indagato, anche in assenza di precedenti specifici, quando emerga che il comportamento criminoso non sia stato occasionale ma proiettato nel futuro. In tali casi, il giudice può ritenere adeguata l'applicazione di una misura cautelare più afflittiva, come gli arresti domiciliari, ove ritenga che una misura meno incisiva non sia sufficiente a neutralizzare il pericolo di reiterazione del reato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Presidente

Dott. AIELLI Lucia - est. Consigliere

Dott. COSCIONI Giuseppe - Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenzo - Consigliere

Dott. ARIOLLI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del Tribunale di Lecce in data 25/7/2017;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa AIELLI Lucia
udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore Generale, Dott. MOLINO Pietro che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 14/6/2017 il Gip del Tribunale di Lecce disponeva l'applicazione della misura ca…

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