Cassazione penale Sez. V sentenza n. 15770 del 15 aprile 2009

ECLI:IT:CASS:2009:15770PEN

Massima

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La presunzione di adeguatezza della custodia cautelare in carcere per il reato di associazione mafiosa di cui all'art. 416-bis c.p. non può essere superata dalla mera parziale ammissione di responsabilità da parte dell'indagato, né dalla circostanza che lo stesso non si sia dato alla fuga, essendo necessario che vengano meno completamente le esigenze cautelari indicate nell'art. 274 c.p.p., come nel caso di scioglimento del sodalizio mafioso, al fine di poter disporre una misura meno afflittiva. Inoltre, il pericolo di reiterazione del reato è desumibile dal perdurante legame dell'indagato con l'organizzazione criminale, dai gravi comportamenti a lui ascritti e dai precedenti penali, senza che possa ritenersi superata la presunzione di cui all'art. 275, comma 3, c.p.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AMATO Alfonso - Presidente

Dott. CARROZZA Arturo - Consigliere

Dott. BEVERE Antonio - Consigliere

Dott. MARASCA Gennaro - Consigliere

Dott. SAVANI Piero - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) SG. VI., N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 23/12/2008 TRIB. LIBERTA' di PALERMO;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dr. MARASCA GENNARO;

Udito il Pubblico Ministero in persona del Dr. ((omissis)), che ha concluso per la inammissibilita' del ricorso;

Udito il difensore dell'indagato avv. ((omissis)), che ha concluso per l'annullamento della ordinanza impugnata.

La C…

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