Consiglio di Stato sentenza n. 3326 del 2010

ECLI:IT:CDS:2010:3326SENT

Massima

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L'amministrazione aggiudicatrice che abbia individuato una proposta di project financing di pubblico interesse è tenuta a indire una gara per l'aggiudicazione della relativa concessione entro il termine perentorio di tre mesi dalla pronuncia di pubblico interesse, ai sensi dell'art. 155 del d.lgs. n. 163/2006; il mancato rispetto di tale termine determina l'insorgere di un obbligo di provvedere in capo all'amministrazione, la cui inerzia può essere censurata dal giudice amministrativo anche prima della scadenza del termine generale di 90 giorni previsto dall'art. 2, comma 3, della legge n. 241/1990, in quanto il termine speciale di cui all'art. 155 cit. prevale su quello generale. L'amministrazione aggiudicatrice, una volta individuata una proposta di project financing di pubblico interesse ai sensi dell'art. 154 del d.lgs. n. 163/2006, è tenuta a indire una gara per l'aggiudicazione della relativa concessione entro il termine perentorio di tre mesi dalla pronuncia di pubblico interesse, ai sensi dell'art. 155 del medesimo decreto legislativo. Il mancato rispetto di tale termine speciale determina l'insorgere di un obbligo di provvedere in capo all'amministrazione, la cui inerzia può essere censurata dal giudice amministrativo anche prima della scadenza del termine generale di 90 giorni previsto dall'art. 2, comma 3, della legge n. 241/1990, in quanto il termine speciale di cui all'art. 155 cit. prevale su quello generale. Ciò in quanto la disciplina della finanza di progetto contempla una cadenza procedimentale determinata, che l'amministrazione è tenuta a rispettare, senza che possa rilevare l'eventuale mancata inclusione della proposta nell'ambito della programmazione triennale delle opere pubbliche, atteso che l'art. 155 cit. impone comunque l'obbligo di attivare la procedura di gara per l'aggiudicazione della concessione. Pertanto, decorso inutilmente il termine di tre mesi di cui all'art. 155, l'amministrazione è tenuta a provvedere in merito alla proposta di project financing, e il suo silenzio inadempimento può essere impugnato dinanzi al giudice amministrativo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
IL CONSIGLIO DI STATO
IN SEDE GIURISDIZIONALE
SEZIONE QUINTA
ha pronunciato la presente
DECISIONE
Sul ricorso numero di registro generale 83 del 2010, proposto da: Consorzio St., rappresentato e difeso dall'avv. Ma.Ch., con domicilio eletto presso Al.Pl. in Roma;
contro
Comune di Fasano, rappresentato e difeso dall'avv. Ot.Ca., con domicilio eletto presso Gi.To. in Roma;
per la riforma
della sentenza del T.A.R. PUGLIA - SEZ. STACCATA DI LECCE: SEZIONE III n. 02185/2009, resa tra le parti.
Visto il ricorso in appello con i relativi allegati;
Visto l'atto di costituzione in giudizio di Comune di Fasano;
Viste le memorie difensive;
Visti tutti gli atti della causa;
Relatore nella camera di consiglio del giorno 4 maggio 2010 il Cons. ((omissis)) e uditi l'avv. Bu., per delega dell'Avv. Ch., per l'appellante e l'avv. Di., per delega dell'Avv. Ca. per il…

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