Cassazione penale Sez. II sentenza n. 44190 del 23 ottobre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:44190PEN

Massima

Il pericolo di reiterazione del reato, quale esigenza cautelare ai fini della custodia in carcere, può essere desunto dalla capacità criminale dell'indagato, comprovata da precedenti penali specifici, dalla gravità e persistenza della condotta delittuosa, nonché dalla modalità di commissione del reato in concorso con altri soggetti. Tale pericolo non può essere escluso dalla richiesta di rito abbreviato, né può essere neutralizzato dalla sola misura degli arresti domiciliari con controllo elettronico, in quanto quest'ultima non tutela adeguatamente le esigenze cautelari, potendo l'indagato commettere il reato anche dalla propria abitazione avvalendosi di mezzi di comunicazione o della complicità di terzi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CASUCCI Giuliano - Presidente

Dott. FIANDANESE Franco - Consigliere

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - rel. Consigliere

Dott. ALMA Marco Maria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) nato il (OMISSIS);

avverso l'ordinanza del 17/04/2014 del Tribunale del Riesame di Bari;

Visti gli atti, l'ordinanza ed il ricorso;

udita la relazione fatta dal Consigliere dott. Geppino Rago;

udito il Procuratore Generale in persona del dott. Pasquale Fimiani che ha concluso per l'annullamento con rinvio limitatamente all'idoneita' degli arresti domiciliari con il braccialetto.

FATTO E DIRITTO

1. Con ordinanza del …

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