Cassazione penale Sez. V sentenza n. 34862 del 14 settembre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:34862PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La condotta di chi, pur intervenendo inizialmente in una situazione di legittima difesa putativa, prosegue nell'uso della forza anche quando il pericolo per la propria incolumità è cessato, con l'intento di impedire la fuga di presunti malfattori, integra il reato di omicidio preterintenzionale e non l'eccesso colposo in legittima difesa. Ciò in quanto, pur non essendovi l'animus necandi, l'agente si rappresenta e accetta il rischio che dalla sua azione possa derivare la morte della vittima, essendo diretta a cagionare lesioni o a danneggiare il mezzo di fuga. La valutazione della sussistenza del dolo eventuale deve essere effettuata sulla base di una complessiva valutazione della condotta, tenendo conto della direzione e del numero dei colpi esplosi, nonché dell'atteggiamento complessivo dell'agente, senza che sia necessario che egli si sia rappresentato in concreto la possibilità dell'evento morte. Pertanto, il giudice di merito, nel ricostruire la dinamica dei fatti e le intenzioni dell'agente, può legittimamente escludere il dolo eventuale e ritenere integrato il reato di omicidio preterintenzionale, ove la condotta risulti diretta a cagionare lesioni o a impedire la fuga, senza che l'agente si sia rappresentato in concreto la possibilità dell'evento morte.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NARDI Domenico - Presidente

Dott. AMATO Alfonso - Consigliere

Dott. MARASCA Gennaro - Consigliere

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE GENERALE DELLA REPUBBLICA PRESSO CORTE ASSISE APPELLO di MILANO;

nei confronti di:

1) DE. IA. VI. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 28/06/2006 CORTE ASSISE APPELLO di MILANO;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. MARASCA GENNARO;

Udito il Pubblico Ministero in persona del Dott. IZZO Gioacchino, che ha concluso per il rigetto dei ricorsi…

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