Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Brescia sentenza n. 675 del 2019

ECLI:IT:TARBS:2019:675SENT

Massima

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La convenzione urbanistica, quale atto negoziale tra un soggetto privato e la pubblica amministrazione, costituisce un vincolo contrattuale che, una volta liberamente accettato dal privato, non può essere successivamente messo in discussione dallo stesso, salvo il ricorrere di specifiche e comprovate ragioni di squilibrio del sinallagma contrattuale. Il privato che abbia accettato una rinegoziazione delle condizioni della convenzione, giudicandola remunerativa, non può in un momento successivo contestare la correttezza delle prestazioni poste a suo carico e da lui espressamente accettate e adempiute, essendo tali doglianze tardive e infondate. Inoltre, qualora la convenzione urbanistica preveda espressamente l'obbligo per il privato di rimborsare alla pubblica amministrazione i costi da questa sostenuti per la redazione dei progetti delle opere di urbanizzazione e per la direzione dei lavori, tale obbligo deve essere adempiuto, non potendo il privato contestarne la legittimità. Parimenti, ove la convenzione ponga a carico del privato le spese di collaudo delle opere di urbanizzazione, tale onere deve essere assolto, non potendo il privato sottrarsi all'adempimento di tale obbligazione contrattuale, salvo il caso in cui la sua consistenza sia stata modificata in sede di rinegoziazione della convenzione, nel qual caso il privato è tenuto al rimborso dell'importo effettivamente sostenuto dalla pubblica amministrazione.

Sentenza completa

Pubblicato il 11/07/2019

N. 00675/2019 REG.PROV.COLL.

N. 00673/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

sezione staccata di Brescia (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 673 del 2018, proposto da
Il Focolare Societa' Cooperativa in liquidazione, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Brescia, via Diaz 13/C;

contro

Comune di Cerro al Lambro, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio ((omissis)) in Brescia, via ((omissis)) II, 1;

per quanto riguarda …

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