Cassazione penale Sez. I sentenza n. 3336 del 26 gennaio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:3336PEN

Massima

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Il giudizio di revisione è un mezzo straordinario di impugnazione che consente di riesaminare una sentenza penale passata in giudicato, qualora emergano nuove prove in grado di dimostrare l'innocenza del condannato o elementi tali da infrangere il giudicato. Tuttavia, la valutazione preliminare circa l'ammissibilità della richiesta di revisione deve avere ad oggetto non solo l'affidabilità, ma anche la persuasività e la congruenza della nuova prova nel contesto già acquisito in sede di cognizione, attraverso un'analisi realistica che confronti la prova nuova con quelle esaminate in precedenza. Il giudice di revisione, pertanto, può dichiarare inammissibile la richiesta qualora ritenga che i nuovi elementi probatori non assumano la veste di elementi tali da imporre un nuovo giudizio, in quanto privi di attitudine a infrangere il giudicato. Tale valutazione, pur sommaria, non costituisce un'anticipazione dell'apprezzamento di merito riservato al vero e proprio giudizio di revisione, ma è necessaria per evitare un inutile dispendio di attività giurisdizionale qualora l'inammissibilità dei motivi sia manifesta. Inoltre, il giudizio di ammissibilità della richiesta di revisione può essere svolto dalla Corte di Appello anche in forma camerale, senza necessità di citare il coimputato non impugnante, in quanto tale adempimento è previsto solo nel caso in cui si proceda ai sensi dell'art. 636 c.p.p. e non anche nell'ipotesi di cui all'art. 634 c.p.p. Infine, la forma dell'ordinanza utilizzata per dichiarare l'inammissibilità della richiesta di revisione non determina alcuna violazione di norme processuali, in quanto tale provvedimento è espressamente previsto dall'art. 634 c.p.p. per i casi in cui la Corte di Appello ravvisi una manifesta inammissibilità dell'istanza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LA POSTA Lucia - Presidente

Dott. ROCCHI Giacomo - Consigliere

Dott. BONI Monica - Consigliere

Dott. MINCHELLA Antonio - rel. Consigliere

Dott. CAIRO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 22/2013 CORTE APP.SEZ.MINORENNI di SALERNO, del 26/11/2013;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANTONIO MINCHELLA;
lette/sentite le conclusioni del PG Dott. ((omissis)), che ha chiesto l'annullamento dell'ordinanza impugnata con rinvio alla Corte d'Appello di Napoli per il giudizio di revisione.
RILEVATO IN FATTO
Con ordinanza in data 26.11.2014 la Corte di Appello di Salerno -Sezione per …

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