Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 2621 del 2021

ECLI:IT:TARMI:2021:2621SENT

Massima

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Il rilascio di un permesso di costruire in sanatoria, a seguito di un precedente provvedimento di diniego o annullamento della relativa segnalazione certificata di inizio attività (SCIA), determina la sopravvenuta carenza di interesse al ricorso proposto avverso il provvedimento di diniego o annullamento, comportando l'improcedibilità del giudizio. Ciò in quanto il rilascio del permesso di costruire in sanatoria, pur successivo all'impugnazione del provvedimento di diniego o annullamento della SCIA, soddisfa l'interesse sostanziale del ricorrente, facendo venir meno la necessità di una pronuncia giurisdizionale sul precedente provvedimento. In tali casi, le spese di giudizio possono essere integralmente compensate tra le parti, in considerazione del raggiungimento di un accordo sulla sopravvenuta improcedibilità del ricorso.

Sentenza completa

Pubblicato il 26/11/2021

N. 02621/2021 REG.PROV.COLL.

N. 00379/2021 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 379 del 2021, proposto da
- Carloporta S.r.l. e Marta Vinicio S.a.s., in persona dei rispettivi legali rappresentanti pro-tempore, rappresentate e difese dall’Avv. Vito Federico Zotti e domiciliate ai sensi dell’art. 25 cod. proc. amm.;

contro

- il Comune di Seregno, in persona del Sindaco pro-tempore, rappresentato e difeso dagli Avv.ti Brunello De Rosa e Vincenzo Andrea Piscopo ed elettivamente domiciliato presso lo studio del primo in Milano, Viale Bianca Maria n. 11;

nei confronti

- Elena Assi, non costituita in giudizio;
- Saul Alessandro Viganò, non costituito in giudizio;

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