Cassazione penale Sez. I ordinanza n. 42043 del 5 ottobre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:42043PEN

Massima

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Il concorso esterno nel reato di associazione per delinquere di cui all'art. 416 c.p. non è logicamente compatibile né giuridicamente ammissibile. La fattispecie di cui all'art. 416 c.p. è caratterizzata dalla tipicità dell'accordo per commettere più delitti, con la conseguenza che il concorso eventuale è destinato a confondersi necessariamente con tale accordo tipico. Diversamente dall'art. 416-bis c.p., in cui la condotta incriminata è la semplice partecipazione associativa, anche in relazione a condotte non direttamente finalizzate alla realizzazione di delitti, nell'art. 416 c.p. o l'agente è animato dal dolo specifico proprio di chi voglia contribuire consapevolmente alla realizzazione dei fini dell'associazione, ed allora non può distinguersi dal partecipante a pieno titolo, oppure, in mancanza di tale dolo specifico, la sua condotta agevolatrice o favoreggiativa deve essere considerata strutturalmente distinta e separata dal reato associativo. Inoltre, la figura del concorso esterno è stata elaborata dalla giurisprudenza in relazione a fattispecie associative in cui la condotta incriminata è il "far parte" dell'associazione, come nell'art. 416-bis c.p., mentre nell'art. 416 c.p. la tipizzazione della condotta è data dall'accordo per commettere più delitti. Infine, l'elemento psicologico richiesto per il concorso esterno, il dolo generico di contribuire agli scopi dell'associazione, risulta difficilmente configurabile in relazione ad un accordo per commettere delitti specifici. Pertanto, il Collegio rimette la questione alle Sezioni Unite della Corte di Cassazione, ritenendo non logicamente compatibile né giuridicamente ammissibile l'applicazione dell'istituto del concorso esterno alla fattispecie di cui all'art. 416 c.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VECCHIO Massimo - Presidente

Dott. TARDIO Angela - Consigliere

Dott. BONITO F.M.S. - rel. Consigliere

Dott. SANDRINI ((omissis)) - Consigliere

Dott. MINCHELLA Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) n. (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 13834/2009 CORTE APPELLO di NAPOLI, del 21/01/2015;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 13/05/2016 la relazione fatta dal Consigliere Dott. FRANCESCO MARIA SILVIO BONITO;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)), che ha concluso per il rigetto del ricorso;
Udito il difensore Avv. (OMISSIS).
RITENUTO IN FATTO
1. (OMISSIS), nell'ambito di una complessa vicenda processuale svilup…

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