La mancata registrazione di uno stabilimento adibito alla produzione, trasformazione o distribuzione di alimenti presso l'autorità competente, in violazione dell'art. 6, par. 2, del Regolamento CE n. 852/2004, legittima l'adozione di un provvedimento di chiusura definitiva dello stabilimento, ai sensi dell'art. 3, comma 2, lett. b), del d.lgs. n. 507/1999, anche in assenza di specifiche carenze igienico-sanitarie, in quanto tale omissione integra un'attività completamente abusiva e pericolosa per la salute pubblica, senza che sia necessario assegnare un termine per la regolarizzazione, previsto invece dall'art. 6, comma 7, del d.lgs. n. 193/2007 solo per le inadeguatezze igienico-sanitarie sanabili. Il provvedimento di chiusura definitiva dello stabilimento, adottato in tali circostanze, è conforme al principio di proporzionalità, in quanto misura adeguata e necessaria a tutelare la salute pubblica.