Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 39023 del 20 settembre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:39023PEN

Massima

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Il giudice di legittimità non può sindacare la valutazione della prova effettuata dal giudice di merito, quando questa sia sorretta da motivazione congrua e logicamente coerente, anche laddove il ricorrente prospetti una diversa lettura delle risultanze processuali. In tali casi, il ricorso per cassazione è inammissibile, in quanto il giudizio di legittimità è limitato al controllo della correttezza giuridica e della logicità della motivazione, senza possibilità di una nuova valutazione del materiale probatorio. La Corte di cassazione, nel dichiarare inammissibili i ricorsi proposti dalle parti civili avverso la sentenza di assoluzione pronunciata in appello, ha affermato che i giudici di merito hanno proceduto ad un esame completo ed approfondito delle risultanze processuali, pervenendo ad una decisione sorretta da motivazione congrua e logicamente coerente, non censurabile sotto il profilo della correttezza logica. Di fronte a tale motivazione, le censure dei ricorrenti, volte a prospettare una diversa lettura dei fatti e del materiale probatorio, non sono ammissibili in sede di giudizio di legittimità, il quale è limitato al controllo della correttezza giuridica della decisione e della logicità della motivazione, senza possibilità di una nuova valutazione del compendio probatorio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SERPICO Francesco - Presidente

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. PAOLONI Giacomo - Consigliere

Dott. CARCANO Domenico - Consigliere

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sui ricorsi proposti dalle parti civili:

(OMISSIS) e (OMISSIS);

avverso la sentenza resa in data 24-5-2012 dalla Corte di Appello di Milano;

nei confronti di:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS) e di (OMISSIS), nata a (OMISSIS).

Visti gli atti, la sentenza impugnata ed i ricorsi.

Udita la relazione fatta dal Consigliere, dott. ((omissis)).

Udite le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale, dott. IACOVIELLO ((omissis)), che ha concluso per il …

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