Cassazione penale Sez. V sentenza n. 5666 del 6 febbraio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:5666PEN

Massima

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La retrodatazione della misura cautelare della custodia in carcere opera: a) per i reati avvinti da connessione qualificata, a condizione che i fatti oggetto della seconda ordinanza fossero desumibili dagli atti prima del rinvio a giudizio intervenuto per i fatti contestati con la prima ordinanza; b) in assenza di connessione qualificata tra i reati, a condizione che fossero desumibili dagli atti, al momento di emissione della prima ordinanza, elementi idonei a giustificare la misura adottata con la seconda ordinanza, e sempreché la separazione dei procedimenti sia stato il frutto di una scelta del pubblico ministero. La mera circostanza che i reati contestati con le due ordinanze abbiano la medesima natura giuridica e siano stati commessi dalla stessa persona non è sufficiente a configurare la connessione qualificata richiesta dalla legge ai fini della retrodatazione, essendo necessario che vi sia una programmazione unitaria dei reati-fine rispetto al reato associativo contestato successivamente. Il giudicato cautelare formatosi su tali questioni preclude la possibilità di una nuova valutazione, salvo che non intervenga un mutamento della situazione di fatto idoneo a incidere sulla precedente decisione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DUBOLINO Pietro - Presidente

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. SETTEMBRE A. - rel. Consigliere

Dott. DE MARZO Giusepp - Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO Paolo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 1124/2014 TRIB. LIBERTA' di CATANIA, del 17/07/2014;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANTONIO SETTEMBRE;

Udito il Procuratore Generale della Repubblica presso la Corte di Cassazione, dr. ((omissis)), ha concluso per il rigetto del ricorso.

Udito, per il ricorrente, l'avv. (OMISSIS), che ha chiesto l'accoglimento del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Il Tribuna…

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