Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 1337 del 2013

ECLI:IT:TARNA:2013:1337SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso avverso l'ordinanza sindacale di demolizione di un manufatto realizzato senza titoli, ha affermato il principio secondo cui l'amministrazione comunale non può procedere all'adozione di provvedimenti sanzionatori prima di aver definito l'istanza di condono edilizio presentata dal privato. Ciò in quanto la pendenza della domanda di sanatoria, essendo idonea a paralizzare l'avvio dei poteri repressivi comunali, impone all'amministrazione di sospendere l'esercizio di tali poteri e di procedere prioritariamente all'esame e alla definizione della richiesta di condono. Tale obbligo di preventiva valutazione della domanda di condono trova fondamento nella ratio della normativa sul condono, volta a consentire il recupero dell'attività edilizia abusiva, nonché nei principi di lealtà, coerenza, efficienza ed economicità dell'azione amministrativa, i quali impongono la previa definizione del procedimento di condono prima di assumere iniziative sanzionatorie le cui finalità potrebbero essere vanificate dall'esito dell'iter di condono. Pertanto, l'amministrazione comunale, nell'adottare provvedimenti repressivi di opere edilizie abusive, è tenuta a verificare preventivamente la pendenza di eventuali istanze di condono presentate dal privato, sospendendo l'esercizio dei poteri sanzionatori fino alla definizione della relativa procedura. Il mancato adempimento di tale obbligo determina l'illegittimità del provvedimento sanzionatorio adottato, il quale deve essere annullato, fatti salvi i successivi provvedimenti dell'amministrazione, ivi compresa la previa puntuale verifica delle corrispondenze fra quanto indicato in sede di condono e quanto contestato.

Sentenza completa

N. 09575/1995
REG.RIC.

N. 01337/2013 REG.PROV.COLL.

N. 09575/1995 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 9575 del 1995, proposto da:
((omissis)), all’oggi deceduta, e proseguito da ((omissis)), erede del manufatto per cui è causa, rappresentato e difeso, dall’avv. ((omissis)), presso il cui studio è eletto domicilio in Napoli, via Duomo, n. 266;

contro

Comune di Forio, in persona del sindaco p.t., non costituito in giudizio;

per l'annullamento

- dell’ordinanza sindacale n. 242 del 1° giugno 1995, notificata il successivo giorno 29 dello stesso mese, recante l’ordine di demolizione delle opere nell’atto stesso descritte;

- di tutti gli altri atti preordinati, connessi e consequenzia…

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