Il regolamento regionale per l'esercizio dell'attività di revisione dei veicoli a motore, emanato con decreto dell'Assessore regionale per le Infrastrutture e la Mobilità, è illegittimo in quanto adottato in violazione delle disposizioni statutarie e regolamentari che attribuiscono la potestà regolamentare esclusivamente al Presidente della Regione, previa delibera di Giunta e parere della Sezione Consultiva del Consiglio di Giustizia Amministrativa. Nonostante l'annullamento del regolamento, l'attività di revisione dei veicoli a motore non può essere considerata un'attività liberalizzata, in quanto essa costituisce un'attività di rilevanza pubblica connessa all'obbligo di legge di accertare e verificare la permanenza dei requisiti di omologazione dei veicoli per consentirne la circolazione, non assimilabile ad una mera attività economica liberalizzata. Pertanto, la Regione mantiene la potestà di disciplinare tale attività, nel rispetto delle competenze attribuite dalla legge statale, attraverso l'adozione di un nuovo regolamento da parte del Presidente della Regione, nel rispetto delle prescritte forme procedimentali.